Il ghetto ebraico di Tivoli: storie del passato

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Non tutti sanno che a Tivoli, nella vecchia Tibur, la località a pochi chilometri da Roma, in passato è esistito un ghetto ebraico. Esattamente come nei grandi centri, non ultima proprio la Capitale che ospita un ghetto tra i più belli e visitati istituito nel 1555 da Papa Paolo IV.
Se nella Capitale il ghetto, la cui funzione fu quella di raccogliere forzatamente gli ebrei residenti a Roma fino al 1848, è tutt’oggi visibile nella sua meraviglia, a Tivoli il ghetto non esiste più già da tempo. Eppure le testimonianze ci parlano di un passato nel quale è stato presente; per la precisione, fino almeno alle metà del XIX secolo. Andiamo a vedere con maggiore precisione la storia del ghetto ebraico a Tivoli.

Storia del ghetto a Tivoli

Da queste parti il ghetto è esistito a partire dal 1500, quindi ancor prima di quello della Capitale, fino ala metà del XIX secolo. Ad oggi come detto non esiste più ma vi è ancora qualche traccia visibile: due porte situate rispettivamente sotto il portico medievale su Piazza Palatina, all’inizio del Vicolo dei Granai; e alla fine dello stesso vicolo dei Granai su via Palatina, dove oggi sorge l’ufficio postale di Tivoli.
In passato in questa zona c’era anche una sinagoga, luogo di culto della religione ebraica, che con il passare degli anni è andato distrutta. Per comprendere meglio le dinamiche che hanno portata alla scomparsa del ghetto ebraico nella vecchia Tibur, si deve necessariamente partire dalla storia degli ebrei a Tivoli.

La comunità ebraica a Tivoli

Le prime tracce di tale presenza sono da attribuirsi al 1300 circa. In quei tempi gli ebrei a Tivoli si dedicavano principalmente alla medicina. A partire dal XV secolo la presenza andò a consolidarsi sempre più.
Era presenta in città anche un cimitero in località Magnano, per la precisione a pochi chilometri dal centro cittadino lungo la via Tiburtina di oggi. La chiusura del ghetto ebraico a Tivoli è da farsi risalire al 1555 per via della bolla di Papa Paolo IV. L’area fu delimitata dalla due porte ad oggi ancora visibili. Il ghetto di Tivoli restò in vigore fino al 1847.

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